mercoledì 24 agosto 2016

Il coperchio del mare

Chi dopo gli studi non ha desiderato di aprire un negozio nel proprio paese?
La protagonista contro ogni pregiudizio apre un negozio di granite aiutata da una ragazza un pò speciale che diventeranno subito amiche.



TITOLO: Il coperchio del mare
AUTORE: Banana Yoshimoto
EDITORE: Feltrinelli
PAGINE: 140
PREZZO COPERTINA: € 10,00






Il coperchio del mare è un romanzo della scrittrice giapponese Banana Yoshimoto, scritto nel 2004.









TRAMA


Dopo aver terminato gli studi a Tokyo, Mari decide di lasciare la vita frenetica della capitale per tornare al suo paese natale. Un posto in riva al mare circondato da montagne, un tempo popolato da turisti e ricco di attività commerciali, ma ora solo una realtà fatta di tristezza e di abbandono: il mare, inquinato dalle fabbriche tanto da distruggerne la fauna e la flora, non offre più ai ristoratori e ai pescatori la materia prima del loro lavoro e, per un paese che vive proprio di pesca, questo significa una inesorabile fuga dei turisti, l'allontanamento dei giovani in cerca di un futuro ed un lento quanto inevitabile declino della città. In questo paesaggio, dove la malinconia avvolge i pochi abitanti che sono rimasti in paese, Mari decide di aprire un chiosco di granite, la sua passione da sempre. Le sue sono delle granite particolari: non ci sono i tradizionali gusti ricavati dagli sciroppi industriali, ma sono preparate usando i frutti delicati e tipici del territorio.
Mentre Mari è impegnata a far funzionare la sua nuova attività, sua madre decide di ospitare per l'estate Hajime, la figlia di una sua cara amica che, dopo aver perso sua nonna, sta passando un periodo molto difficile. È così che il mondo di Mari e quello di Hajime si incontrano. La prima, una ragazza molto forte e combattiva, decisa a contribuire al miglioramento del suo paese e la seconda, una ragazza gracile e fragilissima, sfigurata nel volto e nel corpo sin dall'infanzia a causa di un incendio.
Fa da perfetto contorno un terzo personaggio molto particolare del libro: il mare, una distesa che porta in sé la ricchezza dei pesci e dei coralli, ma anche il ricordo di un periodo di abbondanza ormai passato; quel mare che mette in moto il sangue e i pensieri di Mari e Hajime, alimentando le loro aspettative e sedando le loro piccole delusioni, per poi donare alle due ragazze il sollievo necessario per ricominciare una nuova vita.





Era già da tempo che volevo leggere un'opera di questa scrittrice giapponese, quindi invogliato dalle recensioni piuttosto buone su i suoi libri, ho letto questo con quella curiosità che contraddistingue le cose nuove. Beh, a lettura ultimata, devo ammettere che questo libro non mi ha trasmesso nulla in particolare, l'ho trovato estremamente superficiale nel contenuto, nella descrizione dei personaggi, nella trama stessa. Abbastanza ripetitivo nelle tematiche (alla fine devo dire che del chiosco di granite non ne potevo più) e poco conclusivo negli argomenti trattati. Insomma un libro che non mi suscita nessuna emozione. Credo che forse ho scelto il libro sbagliato per iniziare ad apprezzare questa scrittrice. Spero che al più presto possa leggere un'altro suo romanzo e rimangiarmi quello che ho scritto.


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