domenica 23 ottobre 2016

Matilde

L'intelligenza è un punto di forza che ci rende forti di fronte a chi con la violenza e prepotenza pretende la sua ragione.
Matilde è una bambina molto intelligente è proprio grazie a questa sua capacità è riuscita a tener testa a tutti i soprusi che è costretta ad affrontare. 




TITOLO: Matilde
AUTORE: Roald Dahl
EDITORE: Salani gl'istrici
PAGINE: 224
PREZZO COPERTINA: € 8,00




















TRAMA
Matilde è una bambina di cinque anni e mezzo, dotata di un'intelligenza straordinaria: a un anno e mezzo sapeva parlare correttamente e conosceva la maggior parte delle parole degli adulti, a tre anni ha imparato a leggere da sola grazie alle riviste sparse per casa, a quattro anni sapeva leggere velocemente e a cinque aveva già letto quasi tutti i libri della biblioteca pubblica. 
Ha però la sfortuna di essere nata in una famiglia disonesta: la mamma, Zinnia, è una donna sciocca e superficiale "schiava" del bingo, il papà, Enrico, è un disonesto rivenditore di automobili usate e Michele, il fratello maggiore, un prepotente degno in tutto e di tutto dei genitori. Essi odiano Matilde perché non è come loro e non perdono occasione per offenderla e insultarla. Così la piccola dopo una conversazione con il padre decide di punirlo architettando degli scherzi: una volta cosparge di colla il cappello del padre; un'altra volta chiede in prestito un pappagallo e lo nasconde nel camino facendo credere ai genitori che la stanza da dove era nascosto era stregata; la terza volta fa una mistura a base della lozione per capelli del padre con acqua ossigenata.
Arriva l'autunno e Matilde inizia la scuola. La scuola, però, è il regno della terribile signorina Spezzindue, un donnone dalla forza sovrumana ed ex atleta olimpionica che usa i bambini per allenarsi nel lancio del martello o li rinchiude nello "strozzatoio". Per fortuna, Matilde trova un'amica: la dolce signorina Betta Dolcemiele, colpita dalle qualità della bambina. Un giorno, la sua amica Violetta mette un tritone nella caraffa della Spezzindue. E Matilde, che non ama le ingiustizie e la violenza, si sente scoppiare di rabbia, soprattutto quando viene accusata di aver messo un tritone in un bicchiere d'acqua (cosa che non aveva fatto). Un giorno scopre di possedere uno strano potere: dai suoi occhi si sprigiona un calore immenso, un'energia fortissima, capace di spostare gli oggetti senza toccarli. Si vendica, così, del male subito da lei e dalla sua maestra, costringendo la direttrice a fuggire. Fuggono anche i genitori, inseguiti dalla polizia, ed accettano ben volentieri di lasciare Matilde con la signorina Dolcemiele, che diventa così la sua mamma adottiva, una mamma affettuosa e comprensiva: una vera mamma, non come la sua ex madre fastidiosa.





"Quello che Dahl vuol dire è che l'intelligenza e la cultura sono le uniche armi che un debole può usare contro l'ottusità, la prepotenza e la cattiveria"
Giovanna Zucconi

Lo stile di Dahl è inconfondibile e non si tradisce mai. Con ilarità,umorismo e un modo semplice e diretto di rivolgersi al lettore, Roald Dahl sa sempre conquistare il suo pubblico, tenendolo incollato alle pagine. L'autore sa colpire perfettamente il cuore dei bambini, immedesimandosi completamente in loro. Grazie a questa sua capacità, nascono storie del tutto uniche nel loro genere, colme di fantasia sì, ma anche di realtà e inquietudine. Dahl, infatti, con i suoi libri sembra esorcizzare le paure più comuni dei bambini, portandole all'esasperazione, arrivando perfino a ridicolizzarle. Ed è quello che accade anche in Matilde; quale bambino non ha paura degli insegnati e delle direttrici delle scuole? E se poi la direttrice si chiama Spezzinduee, ecco che la cosa si fa ancora più complicata. Il linguaggio usato da Dahl in questo libro è semplice e diretto, condito con la giusta dose di umorismo. Il ritmo della narrazione è veloce e il libro si lascia divorare facilmente. Le descrizioni sono essenziali, mai eccessive e quasi caricaturali; i personaggi e le situazioni restano subito impressi nella mente dei lettori.L'egoismo dei genitori non permette loro di trovare tempo per i propri figli, che sono spesso abbandonati a se stessi. La stessa "malattia" colpisce la signorina Spezzindue, donna terribile dai modi di fare tutt'altro che ortodossi; ella, per puro e semplice egoismo, finisce per rendere difficile la vita altrui e quella di una persona in particolare, della quale non vi svelo il nome per non rovinarvi l'effetto sorpresa. Tra gli altri temi sfiorati dall'autore ci sono la modestia, la fiducia, l'amicizia, la generosità e l'altruismo.
Da questo libro è stato tratto il film "Matilda sei mitica", anche se non rispetta in tutto e per tutto il libro. Ho trovato molte scene non girate della storia e altre nuove non presenti nel libro. Ad esempio mancava nel film la scena del pappagallo ed sono state aggiunte altre scene non presenti nel racconto come: la visita nel salone e officina di auto del padre, il bufè di dolci, la rottura del televisore con la magia, l'incursione nella casa della Spezzindue.....

Nessun commento:

Posta un commento