lunedì 16 aprile 2018

Il ballo

A chi non desidera essere invitato ad un ballo........
Ma se sei tu a organizzare proprio quel ballo è lì che succedono i veri guai.




TITOLO: Il ballo
AUTORE: Irène Némirovsky
EDITORE: Newton Compton
PAGINE: 128
PREZZO: € 0,99
















TRAMA

Racconta la storia di una giovane ragazza, Antoinette Kampf, che vive con i suoi genitori in un lussuoso appartamento di Parigi. Non è sempre stato così, il padre - che fa parte di quella galleria di personaggi ebraici per cui la Némirovsky è stata accusata di essere un'ebrea che odia se stessa - ha dovuto lavorare sodo per accumulare una fortuna. La sua determinazione e mancanza di scrupoli lo ha portato al successo. La ragazzina ha quattordici anni. Non è più una bambina, ma non è ancora un'adolescente. Ha un rapporto difficile con la madre, Rosine, che a sua volta ha avuto un passato piuttosto burrascoso, e - come il marito - è altrettanto determinata a farsi accettare dall'alta società parigina. A questo scopo invitano tutta la "gente che conta" ad un grande ballo che si terrà nella loro nuova casa, in occasione di una ricorrenza. Spendono liberamente per procurare ai propri ospiti cibi raffinati, champagne, un'orchestra per la musica della serata. Si prevede un ballo in grande stile. La figlia è entusiasta per la prospettiva, tuttavia, la madre non ha alcuna intenzione di lasciarla andare al ballo, anzi, le toglie anche la sua stanza - che verrà adibita a bar - e la confina nello sgabuzzino. Vengono stampati e inviati (dovrebbe portarli proprio Antoinette). Perciò quest'ultima getta nella Senna i fogli degli invitati vendicandosi in questo modo del tradimento della madre, degli intrighi della governante Betty e della rozzezza del padre. Tutti gli inviti finiscono in acqua, tranne uno: quello della sua maestra di pianoforte, che sarà infatti l'unica a presentarsi la sera del ballo. L'effetto comico si ha nello sconcerto dei due padroni di casa che, non potendo indagare sulle ragioni di questa diserzione in massa da parte di persone di cui non conoscono riti e costumi, congetturano sulle cause dello smacco.

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