martedì 8 novembre 2016

Fai bei sogni

Quasi tutti noi abbiamo avuto una mamma fin da piccoli che ti coccola, e se da un giorno al'altro muore tu come reagisci?
Questo è un racconto molto sentimentale che racconta il prima e i quaranta anni dopo la porte della madre del protagonista che è lo scrittore stesso Massimo Gramellini.



TITOLO: Fai bei sogni
AUTORE: Massimo Gramellini
EDITORE: Longanesi
PAGINE: 216
PREZZO COPERTINA: € 14,90




Fai bei sogni è un romanzo autobiografico di Massimo Gramellini pubblicato nel 2012 per Longanesi. 
L'autore racconta il proprio percorso interiore per superare il dolore e il senso di abbandono dovuto alla morte della madre sopraggiunta quando lui aveva nove anni.









TRAMA

Il romanzo inizia nel presente e si svolge come un lungo flashback che termina pochi capitoli prima della conclusione.
La mattina del 31 dicembre del 1969 Massimo, nove anni, dopo essersi svegliato, trova in corridoio il padre sconvolto e sorretto da due uomini. Lui viene mandato a trascorrere alcuni giorni dai vicini senza alcuna spiegazione. Qualche giorno dopo, un giovane sacerdote soprannominato Baloo e capo della sezione scout di Massimo si assume il difficile compito di spiegare al piccolo che la mamma non c'è più.
Il corpo della donna viene appoggiato nel salotto di casa per l'estremo saluto ma Massimo si rifiuta di vederla convinto che presto sarebbe tornata.Passa dal giornalismo sportivo alla politica e nel 1993 viene invitato a Sarajevo per seguire gli eventi bellici. Qui incontra Salem, orfano a causa di una bomba e ferito allo stomaco da un cecchino. Chiede aiuto a un benefattore del luogo per portare il piccolo in Italia, ma la morte è più veloce e lo prende con sé.
Dopo un matrimonio fallito incontra la sua anima gemella, Elisa, che lo aiuterà ad affrontare le sfide provenienti dall'infanzia. Ispirandosi alla propria vicenda, scrive il suo primo romanzo dal titolo L'ultima riga delle favole in cui il protagonista è orfano di madre. Dalla lettura del libro, Madrina intuisce che Massimo non ha mai saputo la verità sulla morte della mamma.
A questo punto il racconto esce dalla lunga analessi e si riaggancia al presente. Si scopre così il contenuto della busta marrone allungata da Madrina a Massimo all'inizio della storia.
Massimo è convinto che con l'aiuto di Elisa riuscirà a superare il dolore della perdita e capisce che solo il perdono può salvargli la vita.



Attualmente è in uscita il film nelle sale tratto dal libro spero di andarlo a vedere per confrontare quale sia il migliore.

È il primo libro che leggo di questo giornalista che apprezzo comunque da tempo, in particolar modo per i suoi interventi a "Che tempo che fa" e sono rimasto davvero ben impressionato, poichè non mi attendevo un libro simile da lui e non avrei mai immaginato i retroscena della sua vita privata. 

Questo mi fa capire sempre di più che spesso si crede di conoscere le persone per il modo umoristico e sarcastico con cui raccontano le cose, ma dietro un sorriso, una battuta, spesso si celano sentimenti molto profondi ed emozioni che vorremmo non emergessero mai in pubblico. Non posso permettermi di dire se la storia mi è piaciuta o no, perchè è la sua storia, bella o brutta non ha importanza, è vera. 
Il modo in cui la racconta la alleggerisce, ma un velo d'amarezza rimane per tutto lo scorrere dei capitoli. Però posso dire che, come da sempre credo, un libro non ti capita mai per caso, e forse stavolta questa storia può aiutarmi nei miei problemi di tutti i giorni, perchè come cita l'autore: non è spaventoso morire, ma il non-vivere. 

Voglio partire da qui

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